1999 - Passeggiata degli artisti: abbandonata - Fondazione Museo Giuseppe Mazzotti 1903 Albisola

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1999 - Passeggiata degli artisti: abbandonata

IL TORNIO notiziario culturale della ceramica
il Tornio Notiziaruio Culturale della Ceramica

Passeggiata degli artisti di Albissola Marina: abbandonata
L'ipotesi di un restauro si porcede al suo totale rifacimento
di Cecilia Chilosi



Ad Albissola Marina le ruspe stanno inesorabilmente distruggendo, nell’indifferenza generale, la Passeggiata degli Artisti, monumento unico e irripetibile di arte ambientale che srotolandosi "come un sorprendente tappeto policromo" (Mario De Micheli) fiancheggia per 800 metri il lungomare cittadino tra l'Aurelia e la spiaggia.
Inaugurata nel 1963 la Passeggiata era venuta a sancire un momento culturale particolarmente felice e significativo per la cittadina ligure, chiamata a rivestire un ruolo di avanguardia a livello internazionale nel campo della ceramica artistica. Essa rappresentava infatti il segno dell’affettuoso rapporto di amicizia e di collaborazione tra i diversi autori italiani e stranieri che operavano nelle fornaci albisolesi, garantendo la continuità tra la secolare tradizione dell'antica arte ceramica e il qualificato rinnovamento della sua contemportaneità.
Venti artisti hanno fornito gratuitamente al Comune i bozzetti: Luigi Caldanzano, Giuseppe Capogrossi, Roberto Crippa, Giambattista De Salvo, Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Antonio Franchini, Mario Gambetta, Franco Garelli, Wifredo Lam, Emanuele Luzzati, Mario Porcù, Federico Quatrini, Emanuele Rambaldi, Mario Rossello, Saba Telli, Eliseo Salino, Aligi Sassu, Antonio Siri, Nino Strada. I loro progetti sono stati poi tradotti dalla ditta Vega di Carcare nei grandi pannelli figurati formati da tesserine triangolari di opale vetroso, intervallati da quelli di collegamento, a fasce bianco - azzurre.
Sin dai primi anni dalla sua realizzazione, il Lungomare degli artisti presentava però problemi di conservazione, con sollevamenti, distacco di tessere, fessurazioni, determinati, oltre che dall'assestamento, dalle vibrazioni prodotte dal traffico dell’adiacente strada litoranea e dall'utilizzo improprio del parato stesso, attraversato dai mezzi meccanici adibiti al trasporto di materiali per gli stabilimenti balneari.
Per porre rimedio al grave degrado nel 1984 l'Amministrazione Comunale affidava all'architetto torinese Giovanni Brino il compito di realizzare lo studio per il restauro della Passeggiata, i cui risultati venivano pubblicati nel 1986. Dato l’alto livello del manufatto Brino partiva dal presupposto "di preservare, per quanto possibile, il documento storico nella sua totalità" optando per un restauro "inteso in senso strettamente conservativo, che si imponeva chiaramente dal punto di vista culturale". La constatazione che "la Passeggiata aveva ormai subito un assestamento nel tempo pressochè definitivo" garantiva inoltre che non sarebbe stato necessario un intervento massiccio. Per il progetto scientifico ci si era valsi dell’applicazione di tecniche informatiche, che avevano consentito infatti una precisa identificazione delle aree degradate e la previsione di una sostituzione di un massimo del 10% di tesserine da realizzarsi a calco.
Ignoriamo il perchè questo tipo di intervento, senza dubbio meno traumatico e probabilmente più economico dell’attuale, rimasto alla fase progettuale, non sia stato mai attuato. Certo è che, lasciata ormai completamente cadere la strada di un restauro rispettoso della sua identità storica, la passata Amministrazione Comunale ha decretato la morte dell’originaria Passeggiata che, al termine dei lavori già avviati, sarà sostituita da una copia "fedele", realizzata sulla base dei bozzetti originali lasciati dagli artisti.
In nessun modo la presenza dei disegni autentici degli autori, privi peraltro di una implicita previsione di tipo seriale, potrà legittimare l’operazione il cui prodotto, nuovo, smagliante, privo di rotture e lacune sarà, pur nelle migliori intenzioni, sempre e comunque un falso.
Purtroppo mentre molti di questi artisti sono ormai morti, non mi risulta siano stati preventivamente interpellati i pochi viventi, neppure è stato sollevato un dibattito in materia o richiesto il parere degli esperti.
La decisione di un totale rifacimento è spiegabile solo se si pensa che chi l’ha decretata con leggerezza sia partito dal presupposto che il Lungomare degli artisti altro non sia che un prodotto di buon artigianato, un arredo ambientale privo del valore di testimonianza storica e artistica che altrimenti l’avrebbero dovuta preservare in quanto unicum. Purtroppo la Passeggiata ha meno di 50 anni il che la esclude anche dalla tutela dello Stato, in base a una legge altamente punitiva nei confronti del nostro patrimonio contemporaneo.
Frattanto i lavori vanno avanti e ha visto la luce il primo "replicante" dei pannelli figurati, quello di Sassu. Qui l’alterazione dell’originaria cromia leggermente azzurrata del fondo banalizza i cavalli scalpitanti illuminati dai raggi del sole, tipici del maestro, involgarendone l’immagine sullo sfondo bianchissimo tipico dei sanitari igienici.




 
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