2003 - Dede Restagno e i mulini da colore di Ellera - Fondazione Museo Giuseppe Mazzotti 1903 Albisola

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2003 - Dede Restagno e i mulini da colore di Ellera

IL TORNIO notiziario culturale della ceramica
il Tornio Notiziaruio Culturale della Ceramica

   Dede Restagno risponde a domande a lei rivolte a proposito dei mulini da colore della valle del Sansobbia - Ellera   
    

   Ritengo di dover rispondere compiutamente alle numerose persone che ho incontrato o che mi hanno telefonato, in occasione della mostra allestita al Museo Trucco nell'ambito della Settimana della cultura dal 3 al 10 maggio u.s., alcune per rallegrarsi dell'avvenuta valorizzazione di quei mulini dei quali da tanti anni mi occupo, ma i più per chiedermi come mai io non fossi coinvolta nell'operazione effettuata dal Comune in collaborazione con "Italia nostra":  sono stata felice quando ho saputo che sarebbe stato affidato alle scuole il compito di promuovere un'adeguata valorizzazione di quel percorso dei mulini da colore di Ellera che ho cercato costantemente di far conoscere, a vantaggio di un territorio estremamente interessante; questo studio era stato da me presentato, con il titolo "I mulini del Sansobbia", all'XI Convegno Internazionale della Ceramica tenuto ad Albisola Marina a Villa Faraggiana nel 1978; ed era stato pubblicato sui relativi "Atti" in trenta pagine corredate dalle fotografie di tutti i mulini e dei dati storici ricavati dal catasto di Albisola Superiore del 1640 conservato nell'Archivio di Stato di Genova e da quello di Ellera del 1799, allora esistente nell' Archivio Comunale di Albisola Superiore, oggi nell'Archivio di Stato di Savona. Oltre ai dati catastali avevo usufruito per quel primo fondamentale studio di alcuni importanti documenti dell'Archivio parrocchiale di San Bartolomeo di Ellera a me segnalati dall' allora parroco don Franco Parodi, e della costante assistenza del prof. Roberto Siri.
   Avevo successivamente pubblicato, su richiesta della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, sulla rivista "La Casana", fascicolo n. 4, anno 1981, un articolo dal titolo "I mulini da colore di Ellera", pure corredato da un gran numero di fotografie a colori e in bianco e nero.
   Da allora ho condotto sul percorso dei mulini da colore numerose visite guidate , sempre affollatissime, promosse dal Comune di Albisola Superiore unitamente alla Società Savonese di Storia Patria, al Centro Ligure per la Storia della Ceramica e ultimamente al Centro Turistico Giovanile.
   Mi spiace però che il lungo lavoro curato dagli allievi del Liceo Artistico di Savona, che è lodevolissimo per quanto riguarda la parte tecnica, gli accurati rilievi, le proposte di destinazione di alcuni mulini e i relativi studi, sia carente sotto il profilo delle citazioni bibliografiche. Le note, i richiami alle opere consultate, le citazioni di documenti sono tutte, eccetto una sola, imprecise, e l'opera essenziale, appunto questi miei "Mulini del Sansobbia" del 1978, è completamente ignorata.
   Esaminiamo in particolare i tabelloni :
    Tabellone introduttivo - Cartografia storica :
    -  il portolano di Guglielmo Saettone è citato come esistente nell'Archivio di Stato di Savona. Esso si trova invece nella sede del Comune di Albissola Marina ed è visibile nell'ufficio del Sindaco.
   -  La descrizione di Albisola alla metà del XVII secolo nella nota (1) è attribuita a G.Garbarini, Cenni  storici sul borgo di Albissola Marina patria di Cristoforo Colombo, pag. 4. Il Garbarini non tratta questi argomenti nel suo libro e inoltre la  pagina citata è completamente bianca sia  nell'edizione originale del 1886 , sia nelle recente ristampa curata dal Comune di Albissola Marina.  
   -  La nota (2) cita G.Parola, Albisola - natura - storia - arte - lavoro, 1980, da pag. 144, dove è riportata l'intervista al prof. Roberto Siri sulla storia di Ellera , intervista molto interessante,  in cui si parla dei mulini da colore. Ma la descrizione del paesaggio albisolese che segue è ripresa dai miei lavori La villa dei Siri alla Costa di Albisola, pubblicato in "Studi in onore di Teofilo Ossian De Negri", vol. III, Genova 1986, pagg. 64-72, e  Albisola alla metà dell'Ottocento, inserito nel volume "Albisola alla sua Santa" del 1981. Quest'ultimo mio lavoro è invece citato correttamente nel pieghevole distribuito in occasione della mostra.
   - Nelle tabelloni n. 8, 9 e 10, relativi ai mulini delle Chiappe, di Gallò e del centro di Ellera, tutti i nominativi dei proprietari e dei conduttori dei mulini sono tratti dal mio già citato lavoro I mulini del Sansobbia, del 1978, e non da D. Restagno, Primi risultati ........, che è invece il primo mio studio da me condotto sui catasti antichi di Albisola, cioè quello presentato al IX Convegno Internazionale della Ceramica del 1976 e pubblicato sugli Atti relativi, che riguarda le fornaci di Albisola Superiore e della frazione Capo dalle origini al 1882.
   Molto migliori, per quanto riguarda l'aspetto della metodologia, sono i tabelloni approntati dalle Scuole Elementari di Albisola, ma soltanto perchè in essi, se non erro, non compare citazione alcuna, mentre potrei facilmente provare che quasi tutte le notizie, con la sola eccezione degli aggiornamenti scaturiti dalle recenti visite delle scolaresche sul posto, sono ancora una volta derivati dai già più volte citati miei Mulini del Sansobbia del 1978.
   Ai familiari dei ragazzi, tanto giustamente fieri, e anche alle insegnanti della cui buona fede ho potuto sincerarmi, vorrei far sapere che uno studio corretto non si fa in questo modo, ma citando via via esattamente le fonti utilizzate. Esistono precise norme in proposito, a tutela delle cosiddette "opere dell'ingegno".
   Quello che non riesco a capire è il comportamento di chi ha guidato i ragazzi per conto della Sezione di Savona di "Italia Nostra", associazione che dovrebbe conoscere la materia e i metodi.
   Per di più mi è giunta notizia, a manifestazione avvenuta, di un Convegno organizzato da "Italia nostra" a Villa Gavotti il 27 settembre sulla Didattica museale e paesaggistica, durante il quale i ragazzi hanno presentato, ottenendo grande successo, i risultati del loro lavoro sui mulini, che sarà raccolto in un CD a cura di "Italia nostra".
   Ho voluto precisare quali sono le effettive fonti da cui sono tratti i dati presentati nei tabelloni perchè è bene che i giovani apprendano i corretti metodi che sono alla base di ogni ricerca, e anche perchè non rimangano scritte o contenute in un CD testimonianze inesatte totalmente errate.





 
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