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Giuseppe Bepi Mazzotti
Giuseppe "Bepi" Mazzotti, nato ad Albisola Superiore il 13 giugno 1926, è la terza generazione dei Mazzotti ceramisti. Dal 1988 al 2005 è stato titolare della manifattura fondata dal nonno Giuseppe "Bausin" agli inizi del secolo, nella quale hanno operato prima di lui il padre Torido e lo zio Tullio "d'Albisola". È inoltre contitolare della Ditta Ceramiche Pierluca, sempre in Albissola Marina.
Attraverso il suo lavoro di ceramista e di cultore dell'arte rafforza l'antica tradizione figulina albisolese.
È promotore della nascita dell'Associazione Ceramisti di Albisola.
È membro del Consiglio Nazionale, per il settore ceramica, della Confartigianato di cui è componente del Consiglio Direttivo Provinciale.
Partecipa ai lavori della Commissione Arte Sacra della Curia Vescovile di Savona.
È membro della C.P.A. presso la Camera di Commercio di Savona.
Promotore della richiesta affinché suor Maria Giuseppa Rossello diventi patrona dei ceramisti, vede la domanda accolta con bolla della Congregatione Pro Culto Divino del 27 febbraio 1989.
Nel 1982 viene insignito dell'onorificenza di Cavaliere Ufficiale dal Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini.
Nel 1983 collabora con l'Amministrazione Comunale di Torino all'organizzazione di una mostra sulle ceramiche liguri degli anni ‘20-‘40 e a una esposizione dedicata alla produzione del periodo Decò e Futurista nei padiglioni di Torino Esposizioni.
Nel 1988 annette alla sua fabbrica una sala Museo a testimonianza dell'attività svolta come azienda nel campo artistico e in particolare dei rapporti con i grandi maestri di fama internazionale che hanno e continuano a frequentare la fabbrica, quale Manzù, Sassu, Fontana, Fabbri, Baj, Dangelo, Capogrossi, Jorn, Martini, Appel, Matta, Treccani, Rotella e tanti altri.
Nel 1989 è Presidente del Lions Club Savona Torretta, riceve successivamente l'onorificenza Melvin Jones Fellow e il Certificate of Appreciation of International President' s Lions Club 92-93.
Giuseppe "Bepi" Mazzotti, al cui fianco lavora oggi il figlio Tullio, alla quarta generazione di ceramisti, continua la produzione delle famose ceramiche tradizionali albisolesi, più note con il nome di Bianco Blu per la particolare cromatica, le riedizioni d'arte da calchi o modelli originali, si dedica ad accogliere nuovi artisti e designer e i prodotti selezionati della manifattura vengono assorbiti dal mercato nazionale, giapponese, tedesco e dalla forte presenza turistica della Riviera Ligure.